La sentenza 1774/08 emessa dal Tribunale di Milano, VIII Sezione civile, con la quale sono stati condannati al risarcimento del danno gli amministratori di una società condannata in un procedimento ex D.Lgs. 231/2001 (v. post del 7/10/2008) porterebbe quasi “a una sorta di obbligatorietà di fatto per l’inserimento degli schemi organizzativi nel tessuto societario”.
La sentenza suona come un avvertimento agli amministratore delle società a non rimanere inerti davanti al disposto del D.Lgs. 231/01, ma il richiamo della sentenza, per chi scrive, va oltre: “va cioè sempre motivata la scelta di non introdurre i modelli perché sia chiaro all’autorità giudiziaria quali sono state le valutazioni da parte di chi ha compiti gestori all’interno della governante dell’ente. Massima trasparenza quindi, perché l’inerzia rischia di costare cara: la responsabilità attribuita all’amministratore trova fondamento proprio nella negligenza della sua condotta”.
Amministratori tra due fuochi, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 22 ottobre 2008, pag. 33
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