lunedì 30 novembre 2009

Alfano annuncia sanzioni a carico degli enti anche per gli illeciti ambientali

Nel corso della sua audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, tenutasi qualche giorno fa, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha dichiarato che “il Governo vuole rafforzare il contrasto al crimine ambientale con l’inasprimento delle sanzioni per i trasgressori con l’introduzione della responsabilità delle persone giuridiche per i reati ambientali commessi a vantaggio di enti e società”. Per arginare, inoltre, il fenomeno delle “carrette di mare”, Alfano ha annunciato l’introduzione della responsabilità delle persone giuridiche anche in merito all’inquinamento provocato dalle navi.
Oltre che in un disegno di legge specifico, la nuova disciplina dovrebbe essere in parte tradotta anche all’interno della legge Comunitaria 2009 ancora in discussione in Parlamento.

Decreto 231 anche per i reati ambientali, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, Norme e tributi 26 novembre 2009, pag. 35

venerdì 13 novembre 2009

Collaborazione con la rivista Diritto e pratica delle società

Da qualche tempo, Interprofessional Network, ha avviato una collaborazione con la rivista "Diritto e pratica delle società" del Gruppo Il Sole 24 Ore.
Nel numero 11 di novembre 2009, è stato pubblicato l'articolo "Modello organizzativo 231 e responsabilità sociale d'impresa", redatto dall'avv. Mario Antonio Massimo Fusario di Ancona, affiliato IN.

mercoledì 11 novembre 2009

Cass. Pen. Sentenza n. 41488 – Non si configura concorso tra i reati di truffa e frode fiscale

Per la Cassazione (Cass. Pen. II Sez. 28/10/2009 n. 41488) non è possibile procedere a una lettura delle norme in materia di responsabilità amministrativa degli enti tale da ammettere il concorso fra la frode fiscale, reato tributario non rientrante nel catalogo del d.lgs. 231/2001, e la truffa ai danni dello Stato, reato invece previsto dal decreto 231.
Ammettere il concorso tra tali reati, come hanno fatto alcuni giudici di merito, aprirebbe la strada alla possibilità di contestare agli enti anche il reato di frode fiscale con la conseguente applicazione della misura della confisca.
La Cassazione mette in evidenza, invece, come tra i due reati si verifichi un assorbimento del reato di truffa in quello di frode fiscale e per il principio di legalità ne derivi l’esclusione dell’applicazione del sequestro finalizzato alla confisca (misura ex d.lgs.23172001).
In sostanza, quindi, la pronuncia stabilisce che non è possibile scomporre un reato complesso concentrandosi artificialmente solo su una parte della condotta, riferendo solo a questa conseguenze sanzionatorie.
Decreto 231 senza frode fiscale, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, Norme e tributi 10 novembre 2009, pag. 38