giovedì 26 giugno 2008

La Procura di Verona invita all'adozione dei modelli organizzativi

Nel suo intervento in occasione del seminario organizzato da Confindustria Verona sul tema "D. Lgs. 231/2001", tenutosi a Verona il 25 giugno 2008, il dott. Mario Giulio Schinaia, Procuratore aggiunto della Procura di Verona, ha reso noto che dal 2001, a Verona, vi sono stati solo 2 iscritti nel Registro degli indagati per reati relativi alla sfera di applicazione del D. Lgs. 231/2001.
Il dott. Schinaia ha tuttavia sottolineato che questo fatto non deve far pensare ad una scarsa attenzione dei magistrati inquirenti verso la "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche"; anzi, di recente la Procura di Verona ha dato disposizione alla Polizia Giudiziaria affinché, quando intervenga per casi di infortuni sul lavoro, proceda sempre a verificare l'esistenza e l'adozione da parte delle aziende interessate dei modelli organizzativi previsti dalla normativa in oggetto.
Il dott. Schinaia ha concluso, quindi, il suo intervento invitando caldamente le aziende ad adottare i modelli organizzativi previsti dal D. Lgs. 231/2001 che, pur non essendo obbligatori, sono quantomai opportuni per evitare di incorrere, in futuro, in gravi sanzioni che come noto possono "mettere in ginocchio" qualsiasi impresa.

lunedì 23 giugno 2008

Relazione Avv. Gianni Morrone

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall'Avv. Gianni Morrone nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.morrone.pdf

giovedì 19 giugno 2008

Quesiti per i relatori del seminario di Ferrara

I relatori intervenuti al seminario di Ferrara del 20 giugno hanno dato la loro disponibilità a rispondere ad eventuali quesiti inerenti agli argomenti trattati.
Per formulare un quesito:
1- Cliccare "commenti" di questo post;
2- Scrivere il quesito nello spazio posto sotto la scritta "lascia il tuo commento";
3- Cliccare "pubblica commento".
Coloro che pongono dei quesiti sono invitati a firmarli.

Relazione Avv. Beniamino Migliucci

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall'Avv. Beniamino Migliucci nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.beniaminomigliucci.pdf

mercoledì 18 giugno 2008

L’allargamento ai reati di “falsità in atti” pone dubbi sul rispetto del principio di legalità

Con l’art. 7 della legge 48/08 è stata introdotta la responsabilità di cui al D. Lgs. 231/2001 a un’ampia gamma di delitti informatici (con l’inserimento nel decreto dell’art. 24-bis), arrivando a comprendere i reati di “falsità in atti” (art. 491-bis c.p.).
L’introduzione di tali reati tra quelli rilevanti ai fini dell’applicazione dell’art. 24-bis del decreto 231/01 pone dei seri dubbi di costituzionalità in relazione al rispetto del principio di legalità di cui all’art. 2 del decreto stesso che dispone che “l’ente non può essere ritenuto responsabile per un fatto costituente reato se la sua responsabilità amministrativa in relazione a quel reato e le relative sanzioni non sono espressamente previste da una legge entrata in vigore prima della commissione del fatto”.
Attraverso l’art. 491-bis c.p., però, l’ente è chiamato a rispondere praticamente di tutti i reati di falso in atti previsti dal Codice penale.
La conseguenza è che tramite una norma che tende sostanzialmente all’equiparazione tra documento informatico e atti pubblici o privati, si fanno rientrare, in violazione del principio di legalità ex art. 2 D. Lgs. 231/2001, ulteriori rilevanti ipotesi di responsabilità per enti e imprese.
Responsabilità estesa al falso, di Luigi Fruscione e Benedetto Santacroce, in Il Sole 24 Ore, 17 giugno 2008, pag. 32

Il Tribunale di Milano respinge la tesi dell’immedesimazione tra amministratore e società quanto alla responsabilità da reato

Con ordinanza del 7 giugno 2008, il Tribunale di Milano ha sostenuto l’autonomia del titolo di responsabilità dell’ente rispetto a quello della persona fisica incolpata del reato presupposto, anche nel caso in cui tra il manager, autore del reato, e l’ente si può parlare quasi di immedesimazione.
Nella fattispecie, il Tribunale è intervenuto in sede di riesame, dopo che a una società era stata comminata la misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, accogliendo la tesi della difesa.
Il Tribunale ha precisato che l’applicazione in via cautelare delle sanzioni interdittive deve essere condizionata all’esistenza di gravi indizi di responsabilità dell’ente, oltre che al pericolo di reiterazione dell’illecito; all’accusa spetta l’onere di provare tutti gli elementi costitutivi dell’illecito della società.
Nell’ordinanza, inoltre, si sottolinea che il modello punitivo costruito dal D. Lgs. 231/2001 ha come presupposto l’ente come realtà autonoma e non identificabile con la persona fisica e la forma di responsabilità di cui questa deve rispondere.
Il Tribunale conclude precisando che l’ordinamento penale per rispondere a particolari esigenze cautelari garantisce comunque forme come il sequestro preventivo.
Enti e manager, sanzioni divise – Respinta la tesi dell’immedesimazione con l’amministratore, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 17 giugno 2008, pag. 32

martedì 17 giugno 2008

Relazione Dott. Francesco M. Caruso

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dal Dott. Francesco M. Caruso nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazionedott.francescocaruso.pdf

Relazione Prof. Donato E. Caccavella

Traccia della relazione tenuta il 20 giugno 2008 dal Prof. Donato E. Caccavella nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazionedonatocaccavella.pdf

lunedì 16 giugno 2008

Relazione Avv. Marco Petternella

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Marco Petternella nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/081007relazioneavv.marcopetternella.pdf

venerdì 13 giugno 2008

Relazione Avv. Antonio Salvatore

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Antonio Salvatore nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.antoniosalvatorei.pdf

Relazione Avv. Franco Romani

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Franco Romani
nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità ”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.francoromani.pdf

mercoledì 4 giugno 2008

Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 SO n. 108 il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 -Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, si richiama l’attenzione sull’art. 30 (modelli di organizzazione e gestione) e sull’art. 300 (modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231): il primo indica i requisiti che deve avere il modello di organizzazione e di gestione per essere idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità dell'ente per illecito amministrativo dipendente da reato; il secondo introduce modifiche all'articolo 25-septies del D.lgs. 231/2001 (omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro).

Per scaricare il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/0D78BF49-8227-45BA-854F-064DE686809A/0/20080409_Dlgs_81.pdf

Indagine Assonime sull’attuazione del decreto legislativo 231/2001

Sono stati pubblicati i risultati di un’indagine Assonime sull’attuazione del decreto legislativo 231/2001, svolta su un campione di 300 società di capitali.
Dall’indagine risulta che i modelli organizzativi sono diffusi soprattutto tra le società medie e grandi, è largamente considerata l’utilità dei modelli ed è riconosciuto il valore delle procedure organizzative come strumenti per assicurare il buon governo dell’impresa.
Da notare come dai risultati emerga una forte critica al legislatore per il progressivo allargamento della portata del decreto attraverso l’introduzione di nuove ipotesi di reato, con la creazione di un “catalogo” di reati, oltre che ampio, eterogeneo.
I dati hanno confermato la centralità del ruolo dell’organismo di vigilanza nel sistema 231 ed hanno evidenziato, infine, l’importanza della condivisione dei principi etici e della formazione all’interno dell’impresa di un ambiente che solleciti l’adozione di comportamenti virtuosi anche da parte dei dipendenti.
Si allargano i modelli “231”, in Il Sole 24 Ore, 4 giugno 2008, pag. 37

Indagine Assonime:
http://www.assonime.it/AssonimeWEB/servletNoteStudiPublic?ID=203591

martedì 3 giugno 2008

Seminario a Ferrara

Ferrara, 20 giugno 2008: "D. Lgs. 231/2001 - La responsabilità da "reato" delle persone giuridiche - Modelli organizzativi: aspetti e problematiche"
Seminario organizzato da Guida al Diritto, Interprofessional Network e Unione delle Camere Penali, con le aderenti Camera Penale di Ferrara e di Rovigo, in collaborazione con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ferrara e con il patrocinio dell'Università di Ferrara e della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/170x240_resp.penale_ferrara_aconcrediti.pdf