giovedì 18 dicembre 2008

Linee guida per le imprese di costruzione elaborate dall'ANCE

L'Ance ha provveduto, di concerto con l' Istituto di certificazione per le imprese nelle costruzioni (ICIC), ad elaborare le linee guida per la realizzazione di un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro (SGSL) all'interno delle imprese di costruzione volto da una parte a prevenire gli infortuni sul lavoro adottando tutte le misure più idonee, dall'altra a ridurre il rischio per le imprese di incorrere nella responsabilità amministrativa delineata dal Dlgs 231/2001 e ora codificata dal testo sicurezza (Dlgs 81/2008).
L'articolo può essere visualizzato al seguente link: http://www.professionisti24.ilsole24ore.com/art/Professionisti24/Ambiente-e-Sicurezza/2008/12/1612Ance.shtml?uuid=f61cc118-cb63-11dd-a362-2ba76e0c892b&type=Libero

Spostamento dell'incontro del 12 dicembre

L'incontro del gruppo di lavoro, in programma per il 12 dicembre, annullato per motivi di forza maggiore, sarà sicuramente recuperato a inizio anno. La data, ancora da definire, verrà comunicata a tutti gli interessati non appena possibile.

Pietro Butturini riepiloga l'attività svolta nel 2008

mercoledì 17 dicembre 2008

La Corte di Cassazione precisa che i reati ambientali non rientrano nel campo di applicazione del decreto 231

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass. Sez. III sentenza 6 novembre 2008, n. 41329) precisa che i reati ambientali non rientrano nel campo di applicazione del decreto 231/2001.
La pronuncia è relativa al caso di una società in nome collettivo alla quale erano stati sequestrati in via preventiva i propri mezzi per il reato di gestione non autorizzata di rifiuti.
La sentenza specifica che “sembra da escludere, allo stato, la possibilità di estendere la responsabilità amministrativa degli enti al reato di illecita gestione di rifiuti. Ed invero nonostante l'art. 11 co. 1 lett. d) della L. 29 settembre 2000, n. 300 abbia delegato al Governo la disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e degli enti privi di personalità giuridica anche in relazione alla commissione dei reati in materia di tutela dell'ambiente e del territorio, che siano punibili con pena detentiva non inferiore nel massimo ad un anno anche se alternativa alla pena pecuniaria, previsti, tra le altre, dal decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, e successive modificazioni (oggi sostituito dal DLvo 152/2006), il DLgs 8 giugno 2001, n. 231, attuativo della delega, non disciplinava originariamente la materia né risulta che con riferimento a quest'ultima vi siano state successive integrazioni così come accaduto per altri settori.
Allo stato l'unico richiamo alla responsabilità amministrativa dell'ente sul tema dei rifiuti sembra essere quello contenuto al co. 4 dell'art. 192 del DLvo 152/06 che tuttavia, oltre a limitare il riferimento agli amministratori o rappresentanti delle persone giuridiche, espressamente sembrerebbe fare riferimento unicamente alla previsione del comma 3 dell'art. 192 citato che ha per oggetto gli obblighi di rimozione dei rifiuti nel caso di abbandono incontrollato. Per quanto concerne la responsabilità degli enti, difetta dunque attualmente sia la tipizzazione degli illeciti e sia la indicazione delle sanzioni: il che indiscutibilmente contrasta con i principi di tassatività e tipicità che devono essere connaturati alla regolamentazione degli illeciti
.”

Sull’argomento vedere anche l’articolo Società salve sull’ambiente, di Giovanni Negri, in Norme e tributi - Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2008, pag. 13.

La sentenza in oggetto può essere scarica dal sito www.lexambiente.it al seguente link:
http://www.lexambiente.it/article-4728-thread-0-0.html

mercoledì 10 dicembre 2008

Incontro sul tema "Analisi delle fattispecie incriminatrici"

Venerdì 12 dicembre, alle ore 14,30, presso la sede di Interprofessional Network - Via Righi n. 6 – si terrà l’ultimo degli incontri del gruppo di lavoro “D.lgs. 231/01” in programma per il 2008.
Argomento del giorno sarà l’“Analisi delle fattispecie incriminatrici”.

lunedì 1 dicembre 2008

Indagine di PWC sull’adeguamento delle società quotate al d.lgs. 231/2001




Da un’indagine di Price Waterhouse Coppers, di cui si dà notizia ne Il Sole 24 Ore del 24 novembre, sullo stato di applicazione del d.lgs. 231/2001 emerge che, su un campione di 302 società italiane quotate in Borsa (su un totale di 393):
- 234 (circa il 77%) dichiarano di aver adottato il modello organizzativo previsto dal decreto 231;
- di queste, 113 hanno pubblicato sul proprio sito web un documento illustrativo degli aspetti salienti del modello stesso;
- sulle 234 società che comunicano di avere adottato il modello organizzativo, 71 segnalano di averlo aggiornato nel primo semestre del 2008, 59 non forniscono l’informazione relativa all’ultima data di aggiornamento;
- solo 26 società hanno adottato specifici modelli aggiornati per reati relativi al riciclaggio;
- delle 35 società che dichiarano di non aver ancora adottato il modello, 22 dicono di apprestarsi a farlo.
Riguardo all’organismo di vigilanza, poi:
- 200 società (circa l’85% di quelle che hanno adottato il modello) forniscono ai risparmiatori informazioni sull’assetto dato al proprio organismo di vigilanza;
- di tali società, solo 12 (6%) hanno l’organo di vigilanza composto da un solo soggetto (in 9 casi si tratta di un membro interno all’organizzazione aziendale);
- le altre 188 hanno un organismo collegiale, in 102 casi (54%) composto solo da membri interni e in 62 casi (33%) con almeno un componente esterno;
- pur in mancanza di informazioni dettagliate circa il profilo dei componenti esterni, risulta che nel 30% dei casi siano esperti in materie giuridiche e nel 7% dei casi siano esperti aziendali;
- in 46 società, tra i membri dell’organo di vigilanza, è stato nominato un componente del collegio sindacale;
- 82 società hanno nominato il responsabile audit all’interno dell’organismo di vigilanza

Nelle quotate “vince” il controllo collegiale, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, 24 novembre 2008, pag. 7

giovedì 13 novembre 2008

Atti del Convegno di Carate Brianza: intervento dell'avv. Corrado Sanvito

Intervento dell'avv. Corrado Sanvito - Foro di Milano, membro Centro Studi Giuridici Marongiu - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"La confisca e il d. lgs. 231/2001"

Per scaricare il documento collegarsi al seguente link:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/avv.sanvito.pdf

Atti del Convegno di Carate Brianza: intervento della dott.ssa Chiara Mancini

Intervento della dott.ssa Chiara Mancini - Rappresentante ABI - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"Responsabilità amministrativa degli enti per i reati di abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato"

Per scaricare il documento collegarsi al seguente link:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/dott.ssamancini.pdf

Atti del Convegno di Carate Brianza: intervento della dott.ssa Antonella Pellegrini

Intervento della dott.ssa Antonella Pellegrini - Gruppo Mediaset - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"Il progetto 231 nel Gruppo Mediaset"

Link per scaricare il documento:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/dott.ssapellerini.pdf

mercoledì 12 novembre 2008

Atti del Convegno di Carate Brianza: Linee Guida Confindustria aggiornate

"Linee guida di Confidustria per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ex d. lgs. 231/2001" - aggiornate al 31 marzo 2008

Link per scaricare il documento:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/lineeguidaconfindustria2008.pdf

Atti del Convegno di Carate Brianza: intervento dell'Avv. Margherita Bianchini

Intervento dell'Avv. Margherita Bianchini - Vice Direttore Generale Assonime - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"Indagine di Assonime sull'attuazione del decreto legislativo 231/2001"

Link per scaricare il documento:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/dott.ssabianchini.pdf

Atti del Convegno di Carate Brianza: intervento dell'Avv. Giovanni Paolo Accinni

Intervento dell'Avv. Giovanni Paolo Accinni - Foro di Milano - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"L'esonero dalla responsabilità amministrativa"

Link per scaricare il documento:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/avv.accinni.pdf

martedì 11 novembre 2008

Atti del Convegno di Carate Brianza: Intervento dell'Avv. Emanuele Cirillo

Intervento dell'Avv. Emanuele Cirillo - Presidente Centro Monzese Studi Giuridici ed Economici - al Convegno "La responsabilità delle società alla luce del d. lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica", Carate Brianza, 7-8 novembre 2008.

"La responsabilità della società: evoluzione normativa e dei modelli organizzativi"

Link per scaricare il documento:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/avv.cirillo.pdf

Presto disponibili su questo blog gli atti del convegno di Carate Brianza

A partire da domani, su questo blog, verranno pubblicati gli atti del Convegno di Carate Brianza gentilmente messi a nostra disposizione dal Centro Monzese di Studi Giuridici ed Economici, grazie alla disponibilità del suo Presidente, l’Avvocato Emanuele Cirillo, e dei relatori che hanno messo per iscritto i loro interventi.

Quando la teoria incontra la pratica… un convegno non può non essere apprezzato

Lo scorso fine settimana (7-8 novembre) si è tenuto a Carate Brianza un convegno sul tema “La responsabilità delle società alla luce del d.lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica”.
All’evento, organizzato dal Centro Monzese di Studi Giuridici ed Economici, hanno partecipato oltre 400 persone, tra avvocati, commercialisti, magistrati e altre figure professionali interessate a questa materia così “trasversale”.
Anche quest’anno, come negli anni scorsi, il convegno di Carate Brianza si è confermato all’altezza della propria fama, sia sotto l’aspetto organizzativo che sotto il profilo qualitativo. Il ricco programma ha infatti previsto voci ed esperienze provenienti da differenti campi applicativi, dando spazio a pareri diversi e a un costruttivo confronto su una materia ancora tutta da “scoprire”.
Il convegno è stato idealmente diviso in tre sezioni: una parte introduttiva dell’argomento, una seconda parte relativa ad “alcune tipologie di reato presupposto: dato normativo ed applicazione aziendalistica”; una sezione finale sul tema “i reati di Market Abuse: dato normativo ed applicazione aziendalistica – teoria e pratica giudiziaria”.
Inutile dire che si sono sprecati i commenti positivi dei partecipanti, rimasti in gran parte fino all’ultimo intervento del lungo programma.

lunedì 10 novembre 2008

Venerdì 14 novembre il prossimo incontro del nostro gruppo di lavoro

Venerdì 14 novembre, alle ore 14,30, si terrà a Verona un incontro del gruppo di lavoro IN sul tema "L'ORGANISMO DI VIGILANZA: ASPETTI TEORICI E PRATICI".
Nel corso dell'incontro verranno trattati i seguenti punti:
§1. Inquadramento dell'istituto.
§2. I rapporti tra collegio sindacale e organismo di vigilanza.
§3. Rilevanza del modello societario e dell'assetto di corporate governance nella configurazione dell'organismo di vigilanza.
§4. Può l'organismo di vigilanza essere una persona giuridica?
§5. L'organismo di vigilanza nei gruppi di società.
§6. Un caso pratico: il caso FINTECNA
Ai partecipanti verranno distribuiti gli atti del Convegno di Carate Brianza inerenti alla materia in oggetto.
Ricordiamo che il programma di incontri del team si concluderà il prossimo 12 dicembre con una giornata sul tema "Analisi delle fattispecie incriminatrici".
In tale occasione, verrà anche presentata una proposta di sviluppo dell'attività del gruppo di lavoro per il 2009.
Per qualsiasi informazione, scrivere a pbutturini@interprofess.it

Giornata di informazione e aggiornamento per le aziende clienti: l'esperienza dello Studio SCL Baldassari

Per fornire ai propri clienti un servizio di informazione e aggiornamento su un tema di particolare attualità qual è quello relativo alla responsabilità amministrativa degli enti, anche e soprattutto in rapporto alla disciplina sulla sicurezza sul lavoro, lo studio SCL Baldassari, affiliato IN, ha invitato le aziende clienti ad un incontro con alcuni esperti in grado di fornire una panoramica sull’argomento e rispondere ai quesiti dei partecipanti.
L’incontro, che si è tenuto a Mantova lo scorso 6 novembre, è stato impostato secondo il seguente programma:
- Intervento dell’avv. Sebastiano Tosoni (Foro di Mantova) per illustrare la portata del D.Lgs. 231/2001;
- Intervento del dott. Dario Carrettoni (Synergia srl), esperto di sicurezza sul lavoro, che ha illustrato le novità introdotte dal D.Lgs. 81/2008 e si è soffermato in particolare sull’art. 30 (Modelli di organizzazione e di gestione);
- Intervento del dott. Paolo Cantaluppi (Ader Group) che ha fatto alcune considerazioni sotto l’aspetto del “risk management”, con particolare riferimento al rischio che corre l’amministratore che sceglie di non adottare i modelli organizzativi nell’azienda che gestisce (v. Sentenza Tribunale di Milano 1774/2008).
Nel corso del convegno, coordinato dal padrone di casa Claudio Baldassari, si è cercato di dare risposta ad alcune domande provocatorie: mappatura dei rischi… gioco di società o strumento di business? Il mio patrimonio personale è fuori dai giochi aziendali… o no? Copertura assicurativa… costo o investimento?
All’iniziativa hanno aderito una cinquantina di aziende che, attraverso le schede di valutazione hanno manifestato il loro apprezzamento per la giornata.
Dall’incontro è emerso un forte interesse da parte degli imprenditori ad informarsi sulla materia per poter avere un approccio consapevole alle problematiche che ne derivano e, in particolare, riguardo alla scelta se adottare o meno i modelli organizzativi.
Sicuramente, l’iniziativa dello Studio SCL Baldassari e l’impostazione data all’incontro possono essere un utile punto di riferimento per altri studi interessati a informare e stimolare i loro clienti sulla materia in oggetto.

giovedì 23 ottobre 2008

Prossimo incontro del gruppo di lavoro IN: 31 ottobre 2008

Il prossimo 31 ottobre, alle ore 14,30, a Verona, presso la sede di Interprofessional Network, si terrà un incontro del nostro gruppo di lavoro sul tema "Codice etico e modelli organizzativi".
Per informazioni su come aderire al team, contattare Pietro Butturini presso gli Uffici IN (tel. 045 581358, e-mail pbutturini@interprofess.it).

La sentenza 1774/08 del Tribunale di Milano: un “avvertimento” per gli amministratori negligenti

La sentenza 1774/08 emessa dal Tribunale di Milano, VIII Sezione civile, con la quale sono stati condannati al risarcimento del danno gli amministratori di una società condannata in un procedimento ex D.Lgs. 231/2001 (v. post del 7/10/2008) porterebbe quasi “a una sorta di obbligatorietà di fatto per l’inserimento degli schemi organizzativi nel tessuto societario”.
La sentenza suona come un avvertimento agli amministratore delle società a non rimanere inerti davanti al disposto del D.Lgs. 231/01, ma il richiamo della sentenza, per chi scrive, va oltre: “va cioè sempre motivata la scelta di non introdurre i modelli perché sia chiaro all’autorità giudiziaria quali sono state le valutazioni da parte di chi ha compiti gestori all’interno della governante dell’ente. Massima trasparenza quindi, perché l’inerzia rischia di costare cara: la responsabilità attribuita all’amministratore trova fondamento proprio nella negligenza della sua condotta”.
Amministratori tra due fuochi, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 22 ottobre 2008, pag. 33

Per richiedere il testo della sentenza scrivere a pbutturini@interprofess.it

A Carate Brianza convegno "La responsabilità delle società alla luce del D.Lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica"

I prossimi 7 e 8 novembre, a Carate Brianza, si terrà un convegno sul tema "La responsabilità delle società alla luce del D. Lgs. 231/01 e successive variazioni: quando la teoria incontra la pratica" organizzato dal Centro Monzese di Studi Giuridici ed Economici ed in particolare dallo Studio Legale Cirillo, in collaborazione con Bcc di Carate Brianza e la Bcc di Lesmo.
Il convegno autunnale di Carate Brianza, per lo spessore dei relatori e la qualità dei contenuti professionali che il Centro Monzese di Studi Giurdici ed Economici ha sempre saputo garantire , è divenuto da tempo un punto di riferimento per tutti gli operatori del diritto.
Per prendere visione del programma e per l'iscrizione al convegno (costo Euro 180 IVA inclusa) collegarsi al sito:
http://www.equipeincentive.com/convegni

lunedì 13 ottobre 2008

Atti del seminario di Vicenza del 10 ottobre 2008

Gli atti del seminario "D.LGS 231/2001 – LA RESPONSABILITA’ “PENALE” DELLE PERSONE GIURIDICHE – MODELLI ORGANIZZATIVI: ASPETTI E PROBLEMATICHE" sono pubblicati su questo blog sotto l'etichetta Seminario di Ferrara.

martedì 7 ottobre 2008

Sul sito web del Ministero le sentenze di condanna ex D.Lgs. 231/2001

Un emendamento al disegno di legge 1441-bis prevede che per la pubblicazione delle sentenze di condanna degli enti (in ambito D.Lgs. 231/2001) a una delle misure interdittive – pubblicazione comunque facoltativa e sottoposta a un limite temporale di massimo 30 giorni - il canale principale diventi Internet ed in particolare il sito www.giustizia.it.
Rispetto all’attuale disciplina (ex art. 18 D.Lgs. 231/2001) scompare la pubblicazione su uno o più giornali, ma resta l’affissione nei locali del Comune.
Su internet le sentenza di condanna, di Andrea Maria Candidi, in Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, 29 settembre 2008, pag. 1

AD condannato a risarcire i danni subiti dalla società per mancato adeguamento al D.Lgs. 231/2001

Gli organi di vertice di società che non abbiano provveduto a predisporre adeguati modelli organizzativi ex D. Lgs. 231/2001 potranno essere chiamati a rispondere direttamente dei danni subiti dalle società da loro governate.
Il Tribunale di Milano, infatti, ha di recente pronunciato una sentenza (la 1774/08) con la quale ha condannato l’amministratore delegato di una società a risarcire i danni subiti dalla società stessa “in connessione con l’omessa adozione di un adeguato modello organizzativo”.
Il «paracadute» diventa obbligatorio, di Luigi Frusciane e Benedetto Santacroce, in Il Sole 24 Ore - Norme e tributi, 29 settembre 2008, pag. 1.

giovedì 18 settembre 2008

Il seminario di Ferrara viene replicato a Vicenza: 10 ottobre 2008

A seguito del successo riscontrato a Ferrara e Venezia, il seminario "D.LGS 231/2001 – LA RESPONSABILITA’ “PENALE” DELLE PERSONE GIURIDICHE – MODELLI ORGANIZZATIVI: ASPETTI E PROBLEMATICHE" verrà replicato anche a Vicenza il prossimo 10 ottobre 2008 (v. locandina in allegato).
Ricordiamo che il seminario è realizzato grazie alla collaborazione tra Interprofessional Network, Guida al Diritto, Unione delle Camere Penali Italiane con le aderenti Camere Penali di Ferrara, Rovigo e Vicenza, oltre alla collaborazione degli Ordini degli Avvocati di Ferrara e Vicenza.
Il seminario ha inoltre il patrocinio dell'Università di Ferrara e della Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara.
Tra i relatori e promotori dell'iniziativa figurano l'avv. Franco Romani, l'avv. Marco Petternella e l'avv. Antonio Salvatore, coordinatori scientifici del gruppo di lavoro IN sul tema "D.Lgs. 231/2001".
Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli interessati, previa iscrizione da effettuarsi secondo le modalità indicate nella locandina.
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/180x245_responsabilita_penale_vi_a.pdf

martedì 16 settembre 2008

Linee guida sulla valutazione del profilo di rischio riciclaggio e finanziamento del terrorismo

Assosim – l’associazione degli intermediari del mercato immobiliare –, tramite un gruppo di lavoro formato da rappresentanti sia del mondo delle SIM che delle banche commerciali e d’affari, ha predisposto delle linee guida al fine di fornire criteri operativi per l’elaborazione di procedure interne sul rischio riciclaggio e finanziamento del terrorismo; tali criteri sono personalizzabili secondo le caratteristiche della clientela, dei prodotti/servizi offerti nonché delle specificità organizzative/operative dell’intermediario.
L’intermediario definisce un livello di rischio (definito “peso”) per ciascun parametro oggettivo (relativo alle caratteristiche del prodotto/servizio) e soggettivo (relativo alle caratteristiche del cliente): il profilo di rischio complessivo risulterà dalla sommatoria dei livelli di rischio associati a ciascun parametro di valutazione.
Gli investitori sotto la lente, di Davide Nervegna, in Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2008, pag. 30

lunedì 8 settembre 2008

Relazione Prof. Guido Casaroli

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dal Prof. Guido Casaroli nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneprof.guidocasaroli.pdf

lunedì 1 settembre 2008

Riprende l'attività del gruppo di lavoro IN: appuntamento al 19 settembre

Il prossimo 19 settembre riprenderà l'attività del gruppo di lavoro di Interprofessional Network con un incontro sul tema "Prevenzione e sicurezza sul lavoro alla luce del D. Lgs. 231/2001".
Per il programma degli incontri e le modalità di adesione:
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/080616pbgruppodilavoro.pdf

Il sistema di "sanzioni interne" a garanzia dei modelli ex 231

Ringraziando Il Sole 24 Ore per la gentile concessione, pubblichiamo integralmente l'articolo dell'avv. Antonio Salvatore dal titolo Il sistema di "sanzioni interne" a garanzia dei modelli ex 231 tratto da Ambiente&Sicurezza - Il Sole 24 ORE n. 15/2008.
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/080901articolosanzioniinterne.pdf

giovedì 21 agosto 2008

L’estensione del decreto 231 ai reati di natura colposa è incompatibile con il requisito del vantaggio per l’ente

L’introduzione nel catalogo dei reati-presupposto del D.Lgs. 231/2001 dei reati colposi commessi con violazione delle norme sulla sicurezza e salute sul lavoro fa sorgere non facili problemi di coordinamento con le norme di carattere generale contenute nel decreto stesso.
Infatti, i delitti colposi, inseriti in un contesto concepito solo per gli illeciti penali di natura dolosa, appaiono incompatibili con il dettato dell’art. 5, comma 1, del decreto in oggetto che fissa nell’interesse o nel vantaggio per l’ente il criterio in base al quale è possibile ascrivere all’ente, sul piano oggettivo, la responsabilità diretta per il reato commesso da persone che, nell’ambito della sua struttura organizzativa, si trovano in posizione apicale ovvero da persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza.
L’autore sottolinea che la colpa risulta incompatibile con un atteggiamento finalistico diretto a favorire l’ente, per cui viene meno il requisito dell’interesse; l’ente, inoltre, non potrà mai aver tratto un vantaggio dalla morte o dalle lesioni di un dipendente dovute a comportamenti colposi di chi era tenuto a rispettare le norme antinfortunistiche all’interno della sua struttura: in tal caso saranno semmai le violazioni a tali norme ad essere state commesse nell’interesse o a vantaggio dell’ente (perché, ad esempio, possono avere comportato minori costi e quindi un risparmio per l’ente).
Solo tali violazioni, quindi, possono essere volontariamente poste in essere nell’interesse o a vantaggio dell’ente.
L’autore sostiene quindi che per rendere applicabile l’art. 25-septies del decreto 231, si potrebbe ritenere che l’interesse o il vantaggio si riferiscano non già ai reati di omicidio colposo o di lesioni colpose, ma più propriamente all’attività d’impresa svolta per l’ente, nell’ambito della quale, con condotta colposa, si sono verificati tali reati.
L’autore ritiene che tale interpretazione non possa essere sostenuta, invece, con riferimento alle norme che pongono alcune regole generali in tema di applicazione delle sanzioni interdittive (art. 12 e art. 13 D.Lgs. 231/01), per cui, per i reati colposi in parola, molto difficilmente potranno essere applicate nei confronti degli enti le sanzioni interdittive.
Ciò potrebbe avvenire solo nel caso si riscontrasse una reiterazione degli illeciti (art. 13, comma 1 lettera b), essendo inapplicabili invece sia l’art. 13, comma 1 lettera a, perché l’ente non può avere tratto dai reati di omicidio colposo o lesioni colpose un “profitto di rilevante entità”; sia l’art. 12, comma 1 lett. a, in quanto non è pensabile che il soggetto responsabile di tali reati possa avere commesso il fatto nel prevalente interesse proprio o di terzi né che da tali reati l’ente possa aver ricavato vantaggio o un vantaggio minimo.
Il decreto 231 in panne sulla sicurezza lavoro, di Luigi Domenico Cerqua, in Il Sole 24 Ore, 15 agosto 2008, pag. 21

lunedì 7 luglio 2008

Programma degli incontri del gruppo di lavoro

A partire dal prossimo settembre, riprenderà l'attività del gruppo di lavoro IN sul tema "D. Lgs. 231/2001".
Ricordiamo che obiettivo del gruppo di lavoro è in primis quello di poter approfondire la conoscenza della materia attraverso un programma di incontri finalizzati all’aggiornamento costante, al confronto tra colleghi e all’analisi, con taglio pratico e operativo, delle principali problematiche derivanti dall’applicazione del decreto.
Il team si riunisce una volta al mese, il venerdì pomeriggio (orario 14,30 – 17,30), a Verona, presso la sede di Interprofessional Newtork.
Ciascun incontro prevede una prima parte focalizzata su uno specifico tema, nel corso della quale alcuni professionisti illustrano l’argomento del giorno con taglio pratico e operativo.
La seconda parte dell’incontro è invece dedicata alle domande, al confronto su specifici problemi indicati dai partecipanti e all’esame di casi pratici.
In allegato la scheda con il programma.

http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/080616pbgruppodilavoro.pdf

venerdì 4 luglio 2008

Le Sezioni Unite della Cassazione fissano la nozione di profitto del reato

Nella pronuncia sul “caso Impregilo” le Sezioni Unite della Cassazione fissano la nozione di profitto del reato: “Il profitto del reato va inteso come complesso dei vantaggi economici tratti dall’illecito e a questo strettamente pertinenti, dovendosi escludere per dare concreto significato operativo a tale nozione l’utilizzazione di parametri valutativi di tipo aziendalistico”.
Con la sentenza 26654, le Sezioni Unite stabiliscono che non tutto il profitto incassato dalla società per effetto di un illecito deve essere sequestrato preventivamente ai fini della confisca; infatti, si deve distinguere tra attività totalmente illecita e quella legale d’impresa nel cui ambito in maniera occasionale e strumentale è stato commesso il reato. Spetta quindi all’autorità giudiziaria valutare attentamente il vantaggio economico derivante dal reato, da sottoporre a confisca, e il corrispettivo incassato per una prestazione lecita eseguita per la controparte.
Decreto 231, confisca limitata, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 4 luglio 2008, pag. 29

È possibile il cumulo tra l’applicazione della misura interdittiva e il sequestro finalizzato alla confisca

Le Sezioni Unite della Cassazione, con la sentenza n. 26654, hanno precisato che il divieto di assommare misure cautelari diverse, ex art. 46 del D. Lgs. 231/2001, deve interpretarsi con riferimento solo alle misure di natura interdittiva tra di loro e non impedisce quindi il cumulo tra una delle sanzioni interdittive e la misura cautelare reale.
Sulle società cumulo di sanzioni, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 4 luglio 2008, pag. 29

La misura cautelare può essere disposta nei confronti di uno solo dei sospettati di concorso di reato

Le Sezioni Unite della Cassazione, con la sentenza n. 26654, hanno precisato che quando non è possibile determinare la quota di profitto da attribuire a ogni concorrente nel reato, il sequestro finalizzato alla confisca può essere disposto per l’intero importo nei confronti di ciascuno.
Nella fattispecie, si tratta di un’aggregazione occasionale di imprese che ha partecipato ad una gara di appalto pubblico, accusata di reato di truffa.
Nella pronuncia delle Sezioni Unite si conclude che “di fronte a un illecito plurisoggettivo deve applicarsi il principio solidaristico che informa la disciplina del concorso del reato e che implica l’imputazione dell’intera azione delittuosa e dell’effetto conseguente in capo a ciascun concorrente”.
Sulle società cumulo di sanzioni, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 4 luglio 2008, pag. 29

giovedì 3 luglio 2008

Argomenti di particolare interesse segnalati dai professionisti del gruppo di lavoro

Indichiamo di seguito alcuni degli argomenti di particolare interesse, inerenti alla materia “D.Lgs. 231/2001”, che sono stati segnalati dai professionisti del gruppo di lavoro e che saranno oggetto di approfondimento e confronto nel corso delle prossime riunioni del team:

- Struttura e composizione dell’organismo di vigilanza
- Rapporto tra organismo di vigilanza e organi di controllo esterno (sindaci e revisori)
- Modelli organizzativi per PMI
- Art. 6, comma 1, lett. c) - l’ente non risponde se prova che le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e controllo
- Art. 6, comma 1, lett. d) – l’ente non risponde se prova che non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di vigilanza
- Analisi dei reati rientranti nel “catalogo” del D.Lgs. 231/2001
- Gruppi societari e D.Lgs.n. 231/2001
- Rapporto tra legislazione in materia di appalti pubblici e D.Lgs. 231/2001
- Art. 8, lett a) - responsabilità dell’ente quando l’autore del reato non è stato identificato o non è
imputabile.
- Giudizio penale e impugnazioni

giovedì 26 giugno 2008

La Procura di Verona invita all'adozione dei modelli organizzativi

Nel suo intervento in occasione del seminario organizzato da Confindustria Verona sul tema "D. Lgs. 231/2001", tenutosi a Verona il 25 giugno 2008, il dott. Mario Giulio Schinaia, Procuratore aggiunto della Procura di Verona, ha reso noto che dal 2001, a Verona, vi sono stati solo 2 iscritti nel Registro degli indagati per reati relativi alla sfera di applicazione del D. Lgs. 231/2001.
Il dott. Schinaia ha tuttavia sottolineato che questo fatto non deve far pensare ad una scarsa attenzione dei magistrati inquirenti verso la "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche"; anzi, di recente la Procura di Verona ha dato disposizione alla Polizia Giudiziaria affinché, quando intervenga per casi di infortuni sul lavoro, proceda sempre a verificare l'esistenza e l'adozione da parte delle aziende interessate dei modelli organizzativi previsti dalla normativa in oggetto.
Il dott. Schinaia ha concluso, quindi, il suo intervento invitando caldamente le aziende ad adottare i modelli organizzativi previsti dal D. Lgs. 231/2001 che, pur non essendo obbligatori, sono quantomai opportuni per evitare di incorrere, in futuro, in gravi sanzioni che come noto possono "mettere in ginocchio" qualsiasi impresa.

lunedì 23 giugno 2008

Relazione Avv. Gianni Morrone

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall'Avv. Gianni Morrone nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.morrone.pdf

giovedì 19 giugno 2008

Quesiti per i relatori del seminario di Ferrara

I relatori intervenuti al seminario di Ferrara del 20 giugno hanno dato la loro disponibilità a rispondere ad eventuali quesiti inerenti agli argomenti trattati.
Per formulare un quesito:
1- Cliccare "commenti" di questo post;
2- Scrivere il quesito nello spazio posto sotto la scritta "lascia il tuo commento";
3- Cliccare "pubblica commento".
Coloro che pongono dei quesiti sono invitati a firmarli.

Relazione Avv. Beniamino Migliucci

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall'Avv. Beniamino Migliucci nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.beniaminomigliucci.pdf

mercoledì 18 giugno 2008

L’allargamento ai reati di “falsità in atti” pone dubbi sul rispetto del principio di legalità

Con l’art. 7 della legge 48/08 è stata introdotta la responsabilità di cui al D. Lgs. 231/2001 a un’ampia gamma di delitti informatici (con l’inserimento nel decreto dell’art. 24-bis), arrivando a comprendere i reati di “falsità in atti” (art. 491-bis c.p.).
L’introduzione di tali reati tra quelli rilevanti ai fini dell’applicazione dell’art. 24-bis del decreto 231/01 pone dei seri dubbi di costituzionalità in relazione al rispetto del principio di legalità di cui all’art. 2 del decreto stesso che dispone che “l’ente non può essere ritenuto responsabile per un fatto costituente reato se la sua responsabilità amministrativa in relazione a quel reato e le relative sanzioni non sono espressamente previste da una legge entrata in vigore prima della commissione del fatto”.
Attraverso l’art. 491-bis c.p., però, l’ente è chiamato a rispondere praticamente di tutti i reati di falso in atti previsti dal Codice penale.
La conseguenza è che tramite una norma che tende sostanzialmente all’equiparazione tra documento informatico e atti pubblici o privati, si fanno rientrare, in violazione del principio di legalità ex art. 2 D. Lgs. 231/2001, ulteriori rilevanti ipotesi di responsabilità per enti e imprese.
Responsabilità estesa al falso, di Luigi Fruscione e Benedetto Santacroce, in Il Sole 24 Ore, 17 giugno 2008, pag. 32

Il Tribunale di Milano respinge la tesi dell’immedesimazione tra amministratore e società quanto alla responsabilità da reato

Con ordinanza del 7 giugno 2008, il Tribunale di Milano ha sostenuto l’autonomia del titolo di responsabilità dell’ente rispetto a quello della persona fisica incolpata del reato presupposto, anche nel caso in cui tra il manager, autore del reato, e l’ente si può parlare quasi di immedesimazione.
Nella fattispecie, il Tribunale è intervenuto in sede di riesame, dopo che a una società era stata comminata la misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, accogliendo la tesi della difesa.
Il Tribunale ha precisato che l’applicazione in via cautelare delle sanzioni interdittive deve essere condizionata all’esistenza di gravi indizi di responsabilità dell’ente, oltre che al pericolo di reiterazione dell’illecito; all’accusa spetta l’onere di provare tutti gli elementi costitutivi dell’illecito della società.
Nell’ordinanza, inoltre, si sottolinea che il modello punitivo costruito dal D. Lgs. 231/2001 ha come presupposto l’ente come realtà autonoma e non identificabile con la persona fisica e la forma di responsabilità di cui questa deve rispondere.
Il Tribunale conclude precisando che l’ordinamento penale per rispondere a particolari esigenze cautelari garantisce comunque forme come il sequestro preventivo.
Enti e manager, sanzioni divise – Respinta la tesi dell’immedesimazione con l’amministratore, di Giovanni Negri, in Il Sole 24 Ore, 17 giugno 2008, pag. 32

martedì 17 giugno 2008

Relazione Dott. Francesco M. Caruso

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dal Dott. Francesco M. Caruso nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazionedott.francescocaruso.pdf

Relazione Prof. Donato E. Caccavella

Traccia della relazione tenuta il 20 giugno 2008 dal Prof. Donato E. Caccavella nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazionedonatocaccavella.pdf

lunedì 16 giugno 2008

Relazione Avv. Marco Petternella

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Marco Petternella nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/081007relazioneavv.marcopetternella.pdf

venerdì 13 giugno 2008

Relazione Avv. Antonio Salvatore

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Antonio Salvatore nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.antoniosalvatorei.pdf

Relazione Avv. Franco Romani

Relazione tenuta il 20 giugno 2008 dall’Avv. Franco Romani
nell’ambito del seminario “D.LGS 231/2001 – La responsabilità “penale” delle persone giuridiche – Modelli organizzativi: Aspetti e peculiarità ”
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1579/o/relazioneavv.francoromani.pdf

mercoledì 4 giugno 2008

Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 SO n. 108 il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 -Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, si richiama l’attenzione sull’art. 30 (modelli di organizzazione e gestione) e sull’art. 300 (modifiche al decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231): il primo indica i requisiti che deve avere il modello di organizzazione e di gestione per essere idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità dell'ente per illecito amministrativo dipendente da reato; il secondo introduce modifiche all'articolo 25-septies del D.lgs. 231/2001 (omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro).

Per scaricare il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81:
http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/0D78BF49-8227-45BA-854F-064DE686809A/0/20080409_Dlgs_81.pdf

Indagine Assonime sull’attuazione del decreto legislativo 231/2001

Sono stati pubblicati i risultati di un’indagine Assonime sull’attuazione del decreto legislativo 231/2001, svolta su un campione di 300 società di capitali.
Dall’indagine risulta che i modelli organizzativi sono diffusi soprattutto tra le società medie e grandi, è largamente considerata l’utilità dei modelli ed è riconosciuto il valore delle procedure organizzative come strumenti per assicurare il buon governo dell’impresa.
Da notare come dai risultati emerga una forte critica al legislatore per il progressivo allargamento della portata del decreto attraverso l’introduzione di nuove ipotesi di reato, con la creazione di un “catalogo” di reati, oltre che ampio, eterogeneo.
I dati hanno confermato la centralità del ruolo dell’organismo di vigilanza nel sistema 231 ed hanno evidenziato, infine, l’importanza della condivisione dei principi etici e della formazione all’interno dell’impresa di un ambiente che solleciti l’adozione di comportamenti virtuosi anche da parte dei dipendenti.
Si allargano i modelli “231”, in Il Sole 24 Ore, 4 giugno 2008, pag. 37

Indagine Assonime:
http://www.assonime.it/AssonimeWEB/servletNoteStudiPublic?ID=203591

martedì 3 giugno 2008

Seminario a Ferrara

Ferrara, 20 giugno 2008: "D. Lgs. 231/2001 - La responsabilità da "reato" delle persone giuridiche - Modelli organizzativi: aspetti e problematiche"
Seminario organizzato da Guida al Diritto, Interprofessional Network e Unione delle Camere Penali, con le aderenti Camera Penale di Ferrara e di Rovigo, in collaborazione con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Ferrara e con il patrocinio dell'Università di Ferrara e della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Ferrara
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/170x240_resp.penale_ferrara_aconcrediti.pdf

giovedì 29 maggio 2008

Il testo del decreto

D. Lgs. 231/2001
http://www.interprofess.it/attach/Content/Allegati/1557/o/231.pdf

INCONTRO DI FORMAZIONE SUL TEMA "RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE PERSONE GIURIDICHE - D. LGS. 231/2001"

A seguito dell’interesse manifestato da diversi professionisti del network, IN ha dato vita a un gruppo di lavoro sul tema "Responsabilità da reato delle persone giuridiche - D. Lgs. 231/2001".
Il team si è posto come primo obiettivo quello di seguire un percorso di formazione, aggiornamento e confronto sulla materia che parta da una panoramica generale sull'argomento per poi andare ad approfondirne aspetti più specifici, tentando di dare risposta alle principali problematiche operative derivanti dal D. Lgs. 231/2001.
A tal fine, lo scorso 23 maggio, presso la sede IN, si è tenuto un incontro di formazione cui hanno partecipato una ventina di professionisti tra avvocati e commercialisti.
Sono intervenuti come relatori l'avv. Franco Romani (Presidente della Camera Penale di Ferrara) e l'avv. Antonio Salvatore (Coordinatore Scuola di Formazione della Camera Penale di Ferrara) che hanno fornito un quadro generale della materia e sono stati molto apprezzati per la loro chiarezza espositiva.
A una prima parte più teorica, ha fatto seguito un dibattito che ha dato origine a un vivace ed interessante confronto tra i partecipanti e i relatori.
A breve sarà comunicato il calendario con il programma dei prossimi incontri.