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Il decreto 231 taglia la parte civile
No alla costituzione di parte civile nei processi per accertare la responsabilità delle società in base a quanto previsto dal decreto 231. E pietra tombale, per esempio, sulle speranze dei risparmiatori traditi di poter ottenere per questa via un risarcimento per investimenti fallimentari. A chiarire la questione, sulla quale i giudici di merito si erano espressi sinora in termini contraddittori, è stata la Corte di cassazione con la sentenza n. 2251 della sesta sezione penale depositata il 22 gennaio. Continua
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